L’Assemblea regionale siciliana ha espresso un parere favorevole al disegno di legge nazionale che prevede la modifica dello statuto speciale per l’introduzione del deputato supplente, con 37 voti a favore e 28 contrari, in una votazione segreta relativa alla riforma degli organi legislativi regionali. Il disegno di legge dovrà ora essere approvato in doppia lettura alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, in quanto riguarda la governance regionale e lo stato giuridico dei consiglieri regionali. Il parere dell’Assemblea siciliana era obbligatorio, sebbene non vincolante, ai sensi della legislazione sui rapporti tra Stato e Regioni.
La figura del deputato supplente è già prevista in altri consigli regionali d’Italia, e prevede che il primo dei non eletti subentri al deputato o consigliere regionale che viene nominato assessore dal presidente della Regione, rendendo così incompatibile il doppio ruolo di deputato e assessore regionale. In Sicilia, gli assessorati sono 12 e la loro composizione è stabilita dalla legge regionale, che disciplina anche le competenze e le funzioni degli assessori regionali.
Prima della votazione, il parlamentare regionale del Partito Democratico, Antonello Cracolici, ha espresso il suo dissenso al parere, sostenendo che l’introduzione di questa figura comporterebbe una maggiore spesa per le casse pubbliche regionali, stimata in circa 12 milioni di euro, con un impatto significativo sul bilancio regionale e sulla gestione delle risorse pubbliche.
