I dipendenti della ex Conbipel di Messina, 8 lavoratrici e 1 lavoratore, stanno subendo gravi conseguenze a seguito della chiusura dell’azienda, posta in liquidazione giudiziale secondo le norme della crisi di impresa e delle procedure di insolvenza. Nonostante una proposta di acquisizione del punto vendita avanzata da un’azienda nel settembre 2024, che prevedeva la garanzia del mantenimento occupazionale per tutto il personale, il trasferimento non si è verificato e le parti interessate non hanno fornito alcuna comunicazione in merito, lasciando i lavoratori in una situazione di incertezza e precarietà.
Il punto vendita ex Conbipel è attualmente in fase di ristrutturazione e risulta che l’azienda abbia richiesto una licenza commerciale al Comune di Messina per esercitare un’attività di vendita al dettaglio, ciò rappresenterebbe un’inaccettabile beffa nei confronti delle maestranze che non sono state coinvolte in un eventuale impegno lavorativo nel nuovo punto vendita e che rischiano di perdere il loro posto di lavoro.
La Uiltucs ha formalmente investito della problematica l’Amministrazione comunale di Messina attraverso una missiva inviata all’assessore comunale al Commercio, Massimo Finocchiaro, finalizzata ad avere delucidazioni sulla vicenda e a trovare una soluzione per la tutela dei diritti dei lavoratori, ma non ha ricevuto alcuna risposta. Inoltre, è stata anticipata la volontà del licenziamento per i lavoratori nonostante siano posti in cassa integrazione, autorizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sino a dicembre 2025, una misura che aggrava ulteriormente le condizioni di nove lavoratori, che rischiano di perdere anche l’ammortizzatore sociale e di cadere in una situazione di povertà e disoccupazione.
La situazione è considerata paradossale e si inserisce nel contesto di una gravissima crisi che vive il commercio nella città e nella provincia di Messina, caratterizzata da una forte riduzione delle attività commerciali e da una crescita della disoccupazione. La Uil e la Uiltucs di Messina chiedono fatti e risposte concrete per i lavoratori della ex Conbipel di Messina e intraprenderanno le azioni sindacali e/o legali del caso a difesa delle maestranze e per la tutela dei loro diritti.
La Uil e la Uiltucs sollecitano inoltre una concreta iniziativa a difesa del lavoro da parte del sindaco di Messina Basile e dell’assessore Finocchiaro, che non possono essere silenti ed abbandonare al loro destino i lavoratori, ma devono attivarsi per trovare una soluzione che garantisca la tutela dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia del commercio locale.
