Il traffico di droga costituisce un problema di grande entità nella nostra regione, con la criminalità organizzata che svolge un ruolo fondamentale nella sua diffusione, in particolare attraverso il narcotraffico e la sua gestione da parte di organizzazioni come l’ndrangheta e la mafia siciliana. L’ndrangheta, una delle principali organizzazioni criminali italiane, fornisce la droga, mentre le organizzazioni siciliane, come la mafia siciliana, gestiscono il traffico successivo, dallo spaccio di strada alla logistica, contribuendo alla crescita dell’economia illegale e del crimine organizzato in Italia.
Il procuratore di Catania, Francesco Curcio, ha sottolineato come queste realtà siciliane operino grazie alle forniture che arrivano dalla Calabria e dagli albanesi, la cui mafia sta radicandosi in Sicilia, ampliando il narcotraffico e la criminalità organizzata nella regione. La mafia sta subendo una mutazione, passando da un’esclusiva attività di narcomafia a una presenza più stabile e presente sul territorio, con un impatto significativo sulla criminalità organizzata e sulla sicurezza pubblica in Italia. Il business della droga rappresenta l’attività principale, seguito da quello degli appalti, ancora sotto il controllo ferreo delle associazioni mafiose, come la ‘ndrangheta e la mafia siciliana, influenzando notevolmente l’economia legale e la società.
Il traffico di rifiuti è un altro settore su cui si sta lavorando, anche se i risultati non sono ancora pronti per essere discussi. In passato, alcune indagini importanti hanno portato a sequestri e confische di patrimoni per oltre 100 milioni di euro nei confronti di soggetti che gestivano la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, con gravi implicazioni per la sicurezza ambientale, la salute pubblica e la lotta contro la criminalità ambientale. Le indagini sono ancora in corso, ma è ancora presto per fornire dettagli sui progressi ottenuti nella lotta contro il traffico di rifiuti e la criminalità organizzata, e come queste operazioni stiano influenzando la sicurezza e la salute pubblica nella nostra regione.
