Le ricerche della donna dispersa a Favara, Marianna Bello, proseguono senza sosta. La 38enne della cittadina in provincia di Agrigento è ormai dispersa da 13 giorni, dopo essere stata trascinata via dall’alluvione che si è abbattuta sulla città. Le operazioni di ricerca sono state prorogate e continueranno anche nella giornata odierna, grazie all’impegno del prefetto Salvatore Caccamo, come ha spiegato il sindaco di Favara Antonio Palumbo. Il primo cittadino non nasconde il crescente scoramento tra i tanti che si stanno spendendo senza sosta per restituire Marianna alla sua famiglia.
Le unità cinofile molecolari del centro di addestramento dei carabinieri di Firenze, che erano state impiegate nelle ricerche, torneranno pure oggi per continuare le operazioni, dopo essere state impegnate in un altro intervento nel fine settimana. Negli ultimi giorni, le ricerche hanno subito un’interruzione a causa di una falsa notizia secondo cui Marianna Bello sarebbe stata ritrovata viva e stesse bene. La notizia, diffusasi rapidamente sui social, si è rivelata una fake news, come dichiarato dal questore di Agrigento Tommaso Palumbo, che ha definito l’evento come “un procurato allarme”. La donna che ha fatto la telefonata è stata individuata e le ricerche di Marianna Bello sono riprese immediatamente.
Nel corso delle operazioni di scavo con le ruspe, sono stati ritrovati il cellulare e la borsetta di Marianna Bello, contenente anche una foto di uno dei suoi tre figli. Inoltre, sono stati ritrovati anche la borraccia e il documento di identità della figlia di Marianna Bello, dopo aver rimosso il fango e utilizzato le idrovore. Nonostante gli sforzi, non ci sono ancora state trovate tracce della donna dispersa.
