I costruttori siciliani hanno espresso soddisfazione per l’inserimento di un “bonus facciate” nella finanziaria regionale 2026, che rappresenta una misura di sostegno alle imprese del settore. Il presidente di Ance Sicilia, Salvo Russo, ha dichiarato che l’organizzazione apprezza la decisione del governo regionale di finanziare un sistema di bonus per facciate e ristrutturazioni, che collega gli interventi strutturali e architettonici all’efficienza energetica degli immobili. Questa misura è considerata un importante passo avanti verso l’obiettivo di rendere le abitazioni siciliane più efficienti e autonome sotto il profilo energetico.
La decisione di non riproporre il Superbonus, che pur avendo avuto il merito di spingere investimenti privati sul patrimonio edilizio siciliano, ha mostrato delle incongruenze, è stata accolta con favore. Il nuovo sistema di bonus è considerato più equilibrato e giusto, in quanto coniuga sostenibilità e risparmio economico. I costruttori siciliani sostengono l’esigenza di costruire un’agevolazione che consenta alle famiglie siciliane di rendere finalmente le proprie case efficienti e autonome sotto il profilo energetico e di abbattere le bollette di luce e gas.
I costruttori auspicano che il contributo regionale sia cumulabile con gli incentivi fiscali nazionali, considerato che i nuovi paletti imposti dal legislatore sulle fasce di reddito e sulle spese ammissibili stanno limitando notevolmente l’utilizzo degli incentivi. Inoltre, si auspica che il finanziamento delle spese per gli impianti fotovoltaici e per quelli di autoproduzione di energia sia cumulabile con le opportunità del nuovo “Conto termico 3.0”.
Le misure approvate dalla Giunta sono considerate equilibrate e rispondenti alle esigenze di bioedilizia e di tutela ambientale. I costruttori siciliani ricordano che questi obiettivi sono condivisi e sostenuti da tutti i partiti nei loro programmi, e auspicano che la norma ottenga un voto unanime da tutte le forze politiche dell’Ars sensibili a questi temi. Ciò rappresenterebbe un segnale positivo e di fiducia verso il settore edile, che ha bisogno di nuovi stimoli per la ripresa, in previsione di subire quest’anno un calo degli investimenti dell’8,1%.
